Cisti ovariche in premenopausa: cause e sintomatologia di un disturbo comune

Le cisti ovariche sono una formazione frequente durante il periodo fertile nella vita della donna. Generalmente sono innocue e non devono destare preoccupazioni. Ma vediamo quali sono i sintomi che ne segnalano la presenza e come intervenire per regolare gli ormoni che le causano.

menopausa sintomi
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Cosa sono le cisti ovariche e quando si presentano

Le cisti ovariche sono delle sacche, delle cavità piene di liquido che si formano all’interno o sulla parete esterna dell’ovaio formando delle irregolarità. Sono di dimensioni variabili, ma di solito non superano i 5 centimetri e sono generalmente innocue, al punto che regrediscono naturalmente nel giro di pochi mesi. Sono molto frequenti e, di solito, non hanno sintomi evidenti. 

Nel corso della vita di una donna capita frequentemente che si formino delle cisti ovariche, soprattutto in presenza di cambiamenti ormonali. Generalmente si presentano senza altri problemi correlati (sanguinamento anomalo o dolore) perciò sono inoffensive e si risolvono senza bisogno di cure o trattamenti particolari. 

Talvolta può addirittura capitare che compaiano già nella vita intrauterina o che si formino nel periodo immediatamente dopo la nascita a causa della naturale esposizione del feto agli ormoni dalla madre. Più spesso capita che si generino fisiologicamente nel periodo dell’adolescenza, quando la produzione ormonale da parte delle ovaie è irregolare, specialmente nei primi anni dopo la comparsa delle mestruazioni. Nell’età adulta, invece, le cisti ovariche sono più rare e potrebbero destare preoccupazione. Le cisti che compaiono durante il periodo fertile sono per lo più asintomatiche rispetto a quelle che compaiono in età avanzata. Per questo motivo, se si presentano, richiedono un controllo più accurato. 

Con l’ingresso in premenopausa quindi, oltre a sottoporsi a visite mediche frequenti, è importante imparare a conoscersi e capire come intervenire sui sintomi che fisiologicamente potresti avvertire. Intervenire sul rilascio ormonale attraverso un metodo studiato sulle proprie necessità è possibile ed efficace nel prevenire o nel risolvere anche le situazioni che possono sembrare irrimediabili. 

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Cisti ovariche in premenopausa: quando preoccuparsi?

Quando entri in premenopausa il tuo corpo è soggetto a tantissimi cambiamenti che potrebbero trovarti impreparata e farti sentire inadeguata da molti punti di vista. Potresti avvertire dei sintomi fisici come le vampate di calore, gonfiori frequenti e mal di testa, ma anche a livello psicologico c’è la possibilità che tu venga messa alla prova da irritabilità, ansia e sbalzi d’umore.

Imparare a conoscere i sintomi della premenopausa è importante non solo per capire fin dove puoi intervenire, ma anche per sapere se è il caso di preoccuparsi o se, invece, si tratta di disturbi comuni. Per questo qualora ti capiti di avvertire dolori insoliti è buona norma sottoporti a un controllo medico approfondito.

Nel caso di cisti ovariche, in particolare, la loro presenza deve sempre essere attentamente valutata da uno specialista attraverso una visita ginecologica. Esistono varie tipologie di cisti e generalmente non devono destare preoccupazioni. Soprattutto durante il periodo fertile le cisti più comuni e frequenti sono di natura funzionale e sono legate al naturale decorso del ciclo mestruale.

Le cisti ovariche funzionali, solitamente di piccole dimensioni, possono essere di tre tipi:

  • Cisti follicolari: sono le cisti ovariche più comuni, che si formano quando la cellula uovo non fuoriesce dal follicolo in direzione delle tube di Falloppio, come dovrebbe fare durante l’ovulazione, ma rimane “intrappolata” all’interno del follicolo. Quest’ultimo si riempie di liquido e si ha così la formazione della cisti ovarica.
  • Cisti luteali: possono formarsi dopo l’espulsione da parte del follicolo, che diventa corpo luteo, della cellula uovo. In questa fase potrebbe accadere che vengano trattenuti liquidi e sangue, che formano appunto la cisti luteale, potenzialmente più pericolosa rispetto alla follicolare perché potrebbe scoppiare improvvisamente e causare perdite di sangue anomale. Si tratta di cisti frequenti durante la gravidanza che possono comparire sia prima che dopo il parto.
  • Cisti tecali: le meno frequenti, che si formano a partire dalle cellule tecali che costituiscono il follicolo.

Le altre cisti, dette patologiche, sono dovute a cause diverse e più rare di quelle funzionali, richiedono sempre indagini approfondite e il parere di uno specialista. Possono formarsi in presenza di patologie e malattie come l’endometriosi o la sindrome dell’ovaio policistico. Sono un tipo di cisti generato da una crescita cellulare anomala e non sono legate al ciclo mestruale, come invece accade per le cisti funzionali, e per questo possono comparire a partire dalla premenopausa.

È un periodo, questo, in cui si iniziano ad avvertire i primi sintomi della menopausa. Il ciclo mestruale si fa irregolare, periodi di flusso abbondante potrebbero alternarsi a momenti di dismenorrea, si iniziano ad avvertire vampate di calore e sudorazioni improvvise. Rimanere incinta non è più possibile e potrebbe accadere di non riuscire a portare a termine una gravidanza a causa dell’irregolarità ormonale.

In questo periodo così delicato della vita femminile possono comparire anche delle cisti patologiche, per questo è fondamentale sottoporsi frequentemente a screening e controlli medici. Si tratta di cisti dermoidi, cisti endometriosiche e cistoadenomi. 

  • Le cisti dermoidi si generano dalle stesse cellule utilizzate per la produzione dell’ovulo e non sono sacche contenenti liquido, bensì contengono tessuti come quelli della pelle, ma anche dei capelli, dell’adipe o dei denti. Non sono necessariamente di natura maligna, ma possono raggiungere un diametro anche di 15 centimetri, perciò devono essere soggette all’asportazione chirurgica per evitare complicazioni.
  • Le cisti endometriosiche sono causate dall’endometriosi, compaiono quando parte del tessuto dell’endometrio si lega all’ovaio formando una cisti.
  • I cistoadenomi si sviluppano a partire dalla parete esterna delle ovaie, sono sacche contenenti liquido e possono raggiungere un diametro di anche trenta centimetri. Simili dimensioni potrebbero provocare problemi agli organi vicini e possono essere responsabili anche di torsione ovarica. Sono le cisti più diffuse tra le donne sopra i 40 anni.

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Come riconoscere la presenza di cisti ovariche dai sintomi più comuni

Come abbiamo visto spesso le cisti sono innocue e compaiono senza sintomatologia e disturbi particolari. Se però la cisti è più grande, superando i cinque centimetri di diametro, o nel caso di rottura della cisti, potresti avvertire anche dolore intenso.

Vediamo i principali sintomi che richiedono sempre uno screening dal proprio ginecologo o dal medico curante. Potresti avvertire:

  • un dolore persistente nella zona pelvica se la cisti è grande;
  • un dolore acuto e improvviso in caso di rottura o torsione della cisti, come nel caso delle cisti luteali;
  • il bisogno di urinare spesso (a causa dell’ingombro della cisti che preme sulla vescica) ma difficoltà a svuotarsi completamente;
  • dei fastidi intestinali come indigestioni ricorrenti, gonfiore addominale e senso di pesantezza;
  • giramenti di testa, stanchezza;
  • crampi, nausea e vomito;
  • un fastidio o dolore pelvico durante i rapporti sessuali.

Se non compaiono sintomi, la cisti ovarica di tipo funzionale potrebbe essere diagnosticata casualmente con un esame o un controllo medico, soprattutto quando ci si avvicina all’età della menopausa. A meno che non sia di dimensioni importanti, la cisti raramente richiede l’asportazione, in quanto tende a scomparire da sola nel giro di qualche mese. 

Se le cisti sono sintomatiche invece è necessario sottoporsi ad esami specialistici, come una ecografia transvaginale, per esaminare nel dettaglio gli organi e i tessuti interessati. In casi più gravi è opportuno ricorrere a una risonanza magnetica per verificare che non ci sia bisogno di un intervento chirurgico in laparoscopia o laparotomia per la rimozione chirurgica della cisti. La chirurgia deve essere solo una soluzione ai casi più estremi perché, come abbiamo visto, sono ben più frequenti le cisti benigne e asintomatiche.

Prevenire la comparsa di cisti ovariche è possibile?

Abbiamo visto approfonditamente come un’alterazione dei fattori che regolano la produzione degli ormoni femminili da parte delle ovaie possono generare la comparsa di cisti. Per questo motivo agire indirettamente sul rilascio ormonale può essere una buona idea, soprattutto a partire dal periodo della premenopausa, quando si assiste a un calo nella produzione degli ormoni sessuali femminili come gli estrogeni. 

Regolarizzare il proprio stile di vita attraverso il cambiamento delle proprie abitudini è un primo passo non solo verso la prevenzione, ma anche verso la scelta di una vita equilibrata. Per questo adottare un metodo certificato e studiato sulle proprie necessità è essenziale per imparare a regolarizzarsi.

Ricorda, il tuo corpo è una macchina perfetta! Basterà fornirgli il carburante necessario affinché possa reagire agli stimoli in modo efficace ed efficiente. La regolazione degli ormoni avviene a partire da un approccio più sano all’alimentazione e all’attività fisica. 

Non si tratta di una questione di sola estetica, ma di salute fisica e mentale. Fare regolarmente sport e dedicarsi ad attività fisica come la camminata o lo yoga, che non stressano le articolazioni e che permettono un rilascio di endorfine, è fondamentale per regolarizzare le alterazioni ormonali a cui sei fisiologicamente soggetta a partire dalla premenopausa.

Esistono anche degli alimenti che aiutano a far fronte ai cali ormonali. Si tratta di cibi naturalmente ricchi di fitoestrogeni come ad esempio:

  • La soia e i suoi derivati
  • Frutta secca, come noci e mandorle, e semi oleosi (come quelli di lino o girasole)
  • Legumi come i fagioli e i ceci
  • Cereali, preferibilmente da consumare integrali, quali avena, segale, grano

Sono accortezze essenziali nella regolazione dei sintomi tipici della menopausa. Scegliere di seguire un regime dietetico mirato sulle necessità che fisiologicamente il tuo corpo ti presenta significa sapersi ascoltare e dedicarsi del tempo. Regalarsi l’opportunità di stare bene è un dono grande che puoi fare a te stessa. 

Daniele Tarozzi

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