Perdite in menopausa: cause e rimedi

Con la menopausa può capitare di assistere a delle perdite ematiche. Non si tratta di mestruazioni vere e proprie: le perdite sono un sintomo comune, che potrebbe però generare preoccupazione e ansia. Scopri a cosa sono dovute e come affrontare il problema! 

rimettiti in forma per l'estate
rimettiti in forma per l'estate

Perdite in menopausa: mi devo preoccupare?

Come sai, l’inizio della menopausa coincide con la fine delle mestruazioni e del periodo fertile della vita di una donna. Niente più perdite periodiche, dolore alla pancia o alla schiena, niente sbalzi di umore causati dalla sindrome premestruale. Eppure le perdite di sangue possono comparire anche nel periodo che segue l’ingresso in menopausa, così come in altre fasi della vita della donna

Infatti, anche quando il ciclo mestruale è temporaneamente sospeso, come durante la gravidanza, si possono avere delle perdite molto simili a quelle che potrebbero presentarsi quando l’amenorrea è definitiva, quando la donna, cioè, entra in menopausa. Generalmente questo accadimento è da collegarsi agli importanti squilibri ormonali a cui è soggetta la donna in questo delicato periodo della sua vita.

Fin dalla perimenopausa, il periodo in cui si iniziano a manifestare i primi sintomi della menopausa, anche in assenza di ciclo mestruale potrebbero comparire delle perdite ematiche di colore marrone o rosso scuro. Non preoccuparti: si tratta di una condizione piuttosto diffusa ed è detta “spotting in menopausa”. 

Le cause del sanguinamento non devono infatti essere necessariamente legate alla presenza di problemi o a qualche grave patologia. Soprattutto durante il climaterio, ossia il periodo di cambiamento che precede l’arrivo della menopausa, è abbastanza comune avere perdite ematiche anche senza un ciclo mestruale vero e proprio. In ogni caso, tanto più nel periodo che va dalla premenopausa alla menopausa vera e propria, è sempre buona norma sottoporsi a regolari visite di controllo dal proprio ginecologo, soprattutto se le perdite ti sembrano eccessive.

Se ti capita di avere dei sanguinamenti frequenti e atipici nel periodo della perimenopausa, quando, cioè, non sono ancora trascorsi 12 mesi dalla fine delle mestruazioni, la prima cosa da fare dunque è consultare un medico specialista. Questo tipo di perdite potrebbero comparire sotto forma di flusso più abbondante o più duraturo di quello che ricondurresti naturalmente a un ciclo mestruale e, perciò, potrebbe destare qualche preoccupazione. Ma niente panico! Nella maggior parte dei casi lo spotting ematico non è legato a patologie gravi e può essere risolto apportando dei cambiamenti graduali, ma radicali, alle tue abitudini.

Combatti i sintomi della menopausa attraverso un metodo sicuro e certificato. Rifiorisci nel cambiamento e scopri tutte le opportunità che questo periodo può regalarti.

Cause principali delle perdite in menopausa

Le cause di perdite ematiche durante il periodo della perimenopausa o della menopausa possono essere svariate. Per questa ragione, se ti capiterà di avere questo problema, è importante che tu ti rivolga al tuo medico curante e ti sottoponga a una visita ginecologica per ottenere una valutazione puntuale ed escludere eventuali patologie. 

Lo stress causato dai tanti cambiamenti che questo periodo delicato della tua vita porta con sé potrebbe abbassare le tue difese immunitarie e renderti più soggetta allo sviluppo di stati infiammatori e infezioni. Inoltre, lo spotting potrebbe essere causato da cambiamenti a livello morfologico dell’apparato genitale.

Ricorda sempre che tra le cause più diffuse di spotting ematico in menopausa ci sono spesso delle condizioni non gravi ma che sarebbe bene prevenire e curare prontamente per evitare eventuali complicanze più difficili da risolvere. Queste sono:

  • Vaginite atrofica: ovvero un’infiammazione delle mucose vaginali dovuta principalmente a una riduzione del livello di estrogeni; questi ormoni sono fondamentali nella regolazione della lubrificazione intima femminile e permettono che la tua salute a livello genitale si mantenga ottimale. Un calo degli estrogeni significa secchezza vaginale (uno dei sintomi più comuni della menopausa) e dunque maggiore esposizione alle infiammazioni, dolore durante i rapporti sessuali e spesso anche bruciore durante la minzione. 
  • Polipi uterini: si tratta di escrescenze benigne che si trovano sulla cervice uterina. Sono generate da una crescita fuori dal comune delle cellule endometriali e possono svilupparsi sulla parete dell’utero e sporgere nella cavità uterina. Anche questi cambiamenti morfologici trovano la loro origine negli squilibri ormonali e, malgrado siano disturbi che compaiono anche tra le donne più giovani, le probabilità che si manifestino tra i 40 e i 50 anni sono più alte. Il tessuto che li forma è molto sensibile e ricco di ghiandole mucose che, aumentando, possono causare spotting ed emorragie anche abbondanti.
  • Stress: è legato a sua volta ai tanti cambiamenti ormonali che possono caratterizzare questo periodo delicato della tua vita. Adrenalina e cortisolo sono sintetizzati in maggior quantità e causano un disequilibrio a livello dell’ipotalamo. Si assiste, così, a una carenza nella produzione di estrogeni, indispensabili per la salute di una donna in qualsiasi fase della vita, ma tanto più in un periodo di cambiamento come quello della menopausa.

Come avrai notato sono tutti problemi legati a doppio filo ai cambiamenti ormonali e, dunque, alle irregolarità nella produzione di estrogeni e progesterone. Queste variazioni causano una sorta di “cortocircuito” all’interno dell’organismo femminile. 

Potrebbe sembrarti una situazione irrimediabile, eppure le soluzioni ci sono. Inutile dire che la migliore arma è la difesa! Prima di tutto, quindi, devi agire su una corretta prevenzione. Mantenere un organismo forte e prepararsi mentalmente al periodo della menopausa fin dalla premenopausa è una mossa intelligente e un supporto fondamentale nel contrastare eventuali disturbi che possono caratterizzare questo periodo. 

Per agire in tempo sulle alterazioni della produzione ormonale del tuo organismo è importante che tu intervenga nel combattere tutte le situazioni che potrebbero generare stress prendendoti cura di te stessa, imparando ad ascoltarti e rispettando le tue esigenze. Lo stress è, infatti, allo stesso tempo causa ed effetto nel processo di alterazione della produzione ormonale. Lo stress infatti favorisce la produzione di cortisolo detto, non per niente, “l’ormone dello stress”. Quest’ultimo altera gli equilibri dell’ipotalamo con un effetto a cascata per quanto riguarda la produzione di ormoni come la serotonina (l’ormone della felicità) o del progesterone, già fisiologicamente basso nel periodo della menopausa.

Ed è qui che si rivela determinante l’approccio al periodo della menopausa attraverso un metodo efficace e calibrato sulle tue particolari necessità. Focalizzarsi su te stessa e sui tuoi bisogni è il primo passo per prendere coscienza delle abitudini che è necessario cambiare. Limitare le fonti di stress è possibile, a partire dal praticare un’attività fisica ben calibrata su di te che ti permetta di sfogare la tensione. Via libera, dunque, a semplici attività fisiche come lunghe camminate, al pilates e a pratiche come lo yoga, che contribuiscono al rilassamento della mente e aiutano a combattere molti sintomi della menopausa. Praticare sport non solo ti mantiene in forma e in salute, ma ti aiuterà anche a migliorare la qualità del sonno, allontanando ansia e stress.

Combatti i sintomi della menopausa attraverso un metodo sicuro e certificato. Rifiorisci nel cambiamento e scopri tutte le opportunità che questo periodo può regalarti.

Come lo stress incide sulle perdite in menopausa

Abbiamo visto che fare sport ed esercizio fisico è di importanza fondamentale per agire alla base del problema e combattere lo stress. Scaricare le tensioni, non coltivare un sentimento di frustrazione significa anche imparare ad ascoltare te stessa.

Hai capito bene! Quando il tuo corpo ti dà dei segnali si esprime attraverso sintomi che hanno bisogno di essere ascoltati. Lo spotting vaginale è uno di questi campanelli d’allarme. Il corpo umano, infatti, è una macchina perfetta. A ogni segnale corrisponde una richiesta di aiuto a cui è possibile rispondere con un rimedio o dei trattamenti ad hoc. Non sempre, però, è necessario arrivare a questo punto: con un metodo certificato e funzionale potrai prevenire quei disturbi che spesso ti vengono presentati come irrimediabili conseguenze dell’età che avanza. 

Si tratta di un metodo volto a cambiare le abitudini che alla lunga causano un irrigidimento dei meccanismi perfetti che regolano il corpo umano. Mindfulness, prima di tutto. Devi acquisire consapevolezza di quali sono i tuoi limiti per poterli superare, imparare a guidare le tue emozioni senza lasciare che siano loro a guidare te, altrimenti la tua mente non avrà spazio per focalizzarsi su quello che il tuo corpo ti sta chiedendo. 

Regolarità e costanza sono il secondo passo per fare di quelle abitudini le regole del perfetto funzionamento del tuo corpo. Ogni passo sarà di stimolo al cambiamento, vedrai! Il tuo corpo risponderà con energia e positività giorno dopo giorno alle sfide che gli porrai. L’importante è mantenere il focus e non arrendersi al primo ostacolo.

Se seguirai i miei consigli con costanza e attenzione il tuo organismo non tarderà a ringraziarti. Agire su sintomi come le perdite ematiche significa ricondurli alle loro cause e agire su di esse. Abbiamo visto che, quando non si tratta di patologie gravi, la causa è da ricondursi principalmente a una situazione di stress, che potrai imparare ad affrontare al meglio.

Anche una dieta varia ed equilibrata potrà aiutarti a combattere lo stress. Gli alimenti che contengono acido folico, omega-3 e vitamina B saranno tuoi perfetti alleati in questo percorso. Ti aiuteranno nella produzione di serotonina, contribuendo a favorire il buonumore, ridurre l’insonnia, ma anche altri disturbi tipici della menopausa come le vampate di calore e le frequenti sudorazioni. 

Per quanto riguarda lo spotting durante la menopausa, inoltre, uno dei fattori che predispone alla vaginite atrofica, che abbiamo visto essere una delle principali cause di questo fastidioso problema, sia il tabagismo. Il fumo impedisce la corretta circolazione di ossigeno nel sangue e intacca la produzione di estrogeni. Come se non bastasse, le donne fumatrici sembrano essere più predisposte alla menopausa precoce, che può avere inizio prima dei 40 anni. Per questo motivo è di fondamentale importanza dire addio una volta per tutte alle cattive abitudini e imparare a prenderti cura di te e del tuo corpo.

In associazione alla vaginite atrofica, infine, si può assistere in menopausa a un prolasso degli organi pelvici, che può provocare un aumentato rischio di infiammazioni e un calo del desiderio sessuale, fonte a sua volta di ulteriore stress. Per questo ti consiglio, oltre a mantenere una routine sana sia a livello sportivo che di alimentazione, di eseguire regolarmente gli esercizi di Kegel per rafforzare il pavimento pelvico. Vedrai che tutto il tuo corpo ne gioverà!

 

Daniele Tarozzi

Combatti i sintomi della menopausa attraverso un metodo sicuro e certificato. Rifiorisci nel cambiamento e scopri tutte le opportunità che questo periodo può regalarti.

[Voti: 0   Media: 0/5]

Pin It on Pinterest