Stretching: benefici, quando e come farlo

Nella prevenzione dei sintomi della menopausa, un valido aiuto arriva dallo stretching. Scopri tutto sugli esercizi di allungamento del corpo e inizia a prenderti cura di te.

Lo stretching in menopausa

Con l’arrivo della menopausa ti senti più fiacca e stanca? Lo stress e un generale calo dell’umore sono molto frequenti, ma non ti devono allarmare. Serve però un metodo efficace per alleviare questi sintomi e ritrovare presto il sorriso. Lo stretching è uno degli alleati migliori che puoi avere al tuo fianco per ridurre i sintomi di questo delicato periodo di cambiamenti.

Bastano 10 minuti di stretching al giorno per migliorare l’umore e alleviare i sintomi della menopausa tipici nelle donne di età compresa tra i 45 e i 60 anni. Lo sapevi? Un piccolo sforzo ogni giorno contribuisce a farti sentire meglio e ad avere maggiore consapevolezza del tuo corpo, un po’ come nello yoga.

Insomma, basta poco! Ma cosa si intende con il termine stretching, quali sono i suoi benefici e qual è il modo corretto per eseguirlo? Di seguito troverai tutte le risposte a ciò che ti chiedevi da tempo.

 

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Cos’è lo stretching

Lo stretching è un insieme di esercizi di allungamento dei muscoli che aiuta a migliorare la flessibilità, ad aumentare l’elasticità dei muscoli e a riattivare in generale la mobilità articolare.

Fino a poco tempo fa lo stretching era considerato solo un elemento accessorio che completava una lezione di fitness o qualsiasi altro sport. Oggi invece rappresenta una disciplina completa che offre enormi benefici, se inclusa in uno stile di vita sano e all’insegna del benessere.

Vuoi mantenerti in forma senza massacrarti di allenamenti in palestra? Praticare stretching due volte alla settimana è ciò che può fare davvero al caso tuo. Grazie allo stretching puoi mantenere il tuo fisico giovane, favorendo il recupero dell’elasticità di muscoli e tendini e ritrovando quella flessibilità e quella coordinazione nei movimenti di ogni giorno.
Esistono due tipi di stretching, dinamico e statico.
Lo stretching dinamico è quello basato su movimenti di allungamento dei muscoli che vengono eseguiti in velocità, mentre lo stretching statico è invece composto da esercizi che prevedono di mantenere la muscolatura in posizione di allungamento per determinati periodi di tempo.

 

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Quando fare stretching

Non esiste un momento migliore o peggiore per fare stretching. Tutto dipende dal tipo di allenamento che desideri fare e dall’obiettivo che ti sei posta. Distinguiamo dunque due casi per poter rispondere alla domanda: quando è meglio fare stretching?

Nel caso dello stretching dinamico con movimenti di velocità medio-alta ti consiglio di eseguire una seduta di stretching di circa 15 minuti come metodo di riscaldamento e dunque prima di iniziare l’allenamento vero e proprio. Riscaldarsi con uno stretching statico o troppo lento, infatti, può aumentare il rischio di infortuni durante l’attività fisica e peggiorare quest’ultima.
Se invece il tuo obiettivo è allungare la muscolatura, migliorare la flessibilità e mantenere una postura corretta, allora il momento ideale per fare stretching è alla fine di ogni seduta di allenamento oppure nei giorni in cui non ti alleni.

In questo caso il mio consiglio è di iniziare da un breve riscaldamento di 10 minuti composto da un’attività aerobica leggera per poi andare avanti con esercizi di allungamento che coinvolgono tutto il corpo.

Riscaldare il corpo prima di allungarsi ti mette al riparo dal rischio di strappi muscolari e infortuni. Per questo motivo è importante non superare i 15 minuti di riscaldamento ed evitare di fare esercizi di allungamento la mattina appena svegliati: oltre questo limite di tempo è stato dimostrato che l’organismo abbassa automaticamente la temperatura corporea.

Che sia dinamico o statico, eseguito prima o dopo l’allenamento, ti chiederai quali sono dunque i benefici dello stretching?

I benefici dello stretching

A differenza di ciò che potresti pensare, la pratica dello stretching ha effetti positivi sia a livello dei muscoli e dei tendini sia a livello delle articolazioni e delle ossa.

Praticarlo con un movimento leggero dei muscoli è fondamentale per creare una maggiore lubrificazione tra le ossa che abbassa drasticamente il rischio di sviluppare l’artrosi, riducendo l’usura della cartilagine.

Eseguendo in modo costante e regolare gli esercizi di allungamento avrai una maggiore capacità di tollerare l’intensità di allungamento da parte del sistema nervoso. Più riesci ad allungare le fasce muscolari durante un esercizio, meno tensione accumuli su nervi e tendini.

Gli effetti positivi in questo modo si ripercuotono su tutto il corpo, dalla schiena alle gambe e dalle spalle fino ai piedi. Migliora anche la circolazione sanguigna, le tensioni muscolari e i dolori come il mal di schiena si alleviano per un rilassamento generale che coinvolge corpo e mente.

Come fare stretching in modo corretto

Per eseguire correttamente una seduta di stretching non servono solo costanza e impegno. Servono anche i giusti suggerimenti e le adeguate informazioni che solo degli insegnanti qualificati o gli sportivi possono darti per evitare di fare errori o, nel peggiore dei casi, incorrere in danni e traumi muscolari.

Ecco quindi alcuni preziosi consigli che puoi adottare per fare stretching in modo corretto, anche da sola in casa:

  • Riscalda sempre il muscolo prima dello stretching;
  • Individua il gruppo muscolare da allungare e mettiti in una posizione comoda che riesci a mantenere per almeno 30 secondi;
  • Interrompi l’allungamento quando quest’ultimo supera la soglia del dolore;
  • Usa un abbigliamento comodo, che ti permetta di fare movimenti molto ampi;
  • Non dimenticare mai di respirare durante gli esercizi: ogni contrazione deve essere intervallata da una corretta e profonda respirazione.

Daniele Tarozzi

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