I Cinque Tibetani sono utili in menopausa: esercizi per il benessere
I Cinque Tibetani conoscono da decenni una fama ininterrotta, e sembra possano essere esercizi utili anche in menopausa. Ma è davvero così? Sono sempre consigliati? Ecco tutte le risposte!
Cosa sono i Cinque Tibetani?
I Cinque Riti Tibetani, conosciuti semplicemente col nome di Cinque Tibetani, sono cinque esercizi, esposti per la prima volta dallo statunitense Peter Kelder alla fine degli anni ’30 in un libro intitolato “The Eye of Revelation”, poi ristampato e tuttora tradotto in tutto il mondo (inclusa l’Italia, col titolo di “I cinque tibetani”).
Secondo la storia di Peter Kelder, questi esercizi gli sarebbero stati rivelati da un militare in pensione, che li avrebbe appresi da degli ignoti monaci del Tibet, e li avrebbe presentati come il segreto per vivere meglio e la fonte dell’eterna giovinezza. Di fatto, l’origine di questi esercizi resta avvolta in un alone di mistero.
Ma cosa sono, in concreto, i Cinque Tibetani? Di base, sono degli esercizi di stretching e di sforzo isometrico e isotonico, abbinati a una forma di controllo della respirazione.
Che cosa significa? Per semplificare, puoi immaginarli come delle posizioni dello yoga classico, con delle variazioni minime. Quindi, se li pratichi, puoi trarne gli stessi benefici dello yoga.
Oltre a questo, secondo la teoria di Kelder, permettono di riaprire i sette “chakra”, ovvero quelli che, secondo la tradizione indiana e tibetana, sono i centri di energia del nostro corpo, corrispondenti alle ghiandole endocrine (ossia gli organi che producono gli ormoni).
I chakra di cui parla Kelder e le ghiandole corrispondenti, sono:
- corona (ghiandola pituitaria);
- fronte (ghiandola pineale);
- gola (tiroide);
- cuore (timo);
- plesso solare (pancreas);
- milza (gonadi);
- radice (ghiandole surrenali).
Non ci sono certezze in merito a questa teoria. Tuttavia, da quando il libro di Kelder ha conosciuto un grande successo (cioè dagli anni Ottanta), si sono moltiplicate le testimonianze di persone che dicono di aver tratto dai Cinque Tibetani grandi benefici per il proprio benessere.
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Sono adatti in menopausa?
Sempre secondo la teoria di Kelder, lo scopo di questi esercizi è proprio quello di stimolare la produzione di ormoni da parte del nostro organismo.
Come forse già sai, la maggior parte dei disturbi e dei dolori che si verificano durante la menopausa dipendono proprio da uno squilibrio ormonale. Nello specifico, nel tuo corpo e in quello di ogni donna cala repentinamente la produzione dei cosiddetti ormoni femminili, ossia estrogeni e progesterone.
Questa riduzione, sostanzialmente, è alla base di tutti quei sintomi che sicuramente avrai provato anche tu, e che sono caratteristici di tutte le donne durante la menopausa: aumento di peso, disturbi del sonno, rallentamento del metabolismo, vampate di calore, irritabilità, stress, nervosismo, osteoporosi e così via.
Insomma, come puoi facilmente immaginare, i Cinque Tibetani possono dare un grande beneficio in menopausa, se davvero possono incrementare la produzione di ormoni.
Al di là della teoria, poi, nella pratica puoi considerare i Cinque Tibetani come degli esercizi di stretching moderato, che aiutano anche la respirazione. Li puoi fare, senza controindicazioni, a tutte le età e in tutte le condizioni di allenamento.
Quindi anche in menopausa iniziare ad affrontare i Cinque Tibetani non ha effetti collaterali. L’importante è praticarli con moderazione e gradualità, soprattutto se sei del tutto fuori esercizio, e senza movimenti bruschi o eccessi.
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Perché svolgerli?
In menopausa puoi praticare i Cinque Tibetani perché permettono di esercitare il ritmo del respiro (una pratica molto utile per il rilassamento) e costituiscono una forma di ginnastica molto basilare, breve e pratica, magari come semplici esercizi di riscaldamento prima di uno sport vero e proprio.
Inoltre, è provato che aiutino la circolazione e favoriscano l’ossigenazione del cervello.
Chi pratica con costanza i Cinque Tibetani dice che ne ha ricavato grandi vantaggi e risultati per la propria salute. Secondo la storia sopra le righe di Kelder, il famoso militare in pensione disse di aver perso addirittura quarant’anni di età grazie ai Cinque Tibetani!
Al di là di questo, secondo molti, con la pratica costante di questi esercizi potrai migliorare la postura e il senso di equilibrio, incrementare l’energia della mente e quella fisica, risolvere problemi di ansia e di stress; vedrai aumentare la bellezza della pelle, migliorare il tono muscolare e molto altro.
Se preferisci, comunque, ci sono molte altre forme di esercizio fisico e mentale che si potrebbero consigliare in menopausa. Puoi facilmente accrescere i benefici dei Cinque Tibetani anche accompagnandoli con altre discipline e attività.
Per esempio, per quanto riguarda la respirazione, i diversi tipi di yoga ti possono fare molto bene, anche assieme ai Cinque Tibetani.
Non è una cattiva idea fare un po’ di movimento, per tendere i muscoli e dar forza e vitalità alle ossa: magari, ricorri anche a uno stretching più classico, oppure a esercizi mirati di grado basso.
Per il rilassamento, infine, è molto importante anche che dedichi un po’ di tempo a te stessa, magari tramite la meditazione, degli esercizi appositi o altri metodi da affiancare ai Cinque Tibetani.
L’importante, durante la menopausa, è che tu conosca davvero te stessa, e pratichi un’attività fisica in modo costante, assieme a un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano. Vuoi dei consigli su come fare? Scoprili subito!
Come svolgere i Cinque Tibetani
Se ha deciso di provare il sistema dei Cinque Tibetani, dovrai assumere delle posizioni specifiche e fare, in sequenza, dei movimenti particolari del corpo.
- Il primo esercizio consiste nel ruotare su te stessa, a braccia allargate, per un certo numero di volte, guardandoti le punte delle dita di una delle mani.
- Il secondo richiede di distendersi supini e, da questa posizione di partenza, alzare contemporaneamente le gambe e la testa, tirando gli addominali, con le braccia lungo i fianchi, il mento verso il petto e i piedi a martello, e mantenere la posizione.
- Il terzo, partendo posizionata sulle ginocchia, prevede solo il movimento del collo sulle spalle, avanti e indietro.
- Per il quarto devi partire da seduta a terra e raggiungere la posizione del “ponte”, con la pancia rivolta verso l’alto, la schiena dritta, i palmi delle mani sul pavimento e le braccia distese.
- Il quinto, infine, è la classica posizione del “cane” dello yoga, prima col bacino verso l’esterno e poi verso l’interno.
Per trarre tutti i benefici offerti dai Cinque Tibetani li devi eseguire tutti con regolarità e costanza, meglio se tutti i giorni, nel corso di almeno una ventina di minuti, ed evitare di saltare le sessioni anche per un breve periodo.
Daniele Tarozzi